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Il primo contatto pelle a pelle, molto più di un gesto d’amore.

Il contatto pelle a pelle tra mamma e neonato è uno dei momenti più intensi e significativi dopo la nascita. Ma oltre a rafforzare il legame affettivo, questo gesto ha un impatto profondo sul benessere del bambino, sulla sua regolazione fisiologica e sul suo sviluppo motorio. Scopriamo perché è così importante e come favorirlo fin dai primi minuti di vita.

Cos’è il contatto pelle a pelle e perché è così importante?

Il contatto pelle a pelle avviene quando il neonato viene posizionato direttamente sul petto nudo della mamma, o del papà, subito dopo la nascita, senza vestiti o coperture, tranne un telo caldo per proteggerlo. Questo semplice gesto permette al bambino di riconoscere l’odore materno, ascoltare il battito del cuore che lo ha accompagnato per nove mesi e sentirsi avvolto in un ambiente sicuro.

Diverse ricerche hanno dimostrato che il contatto pelle a pelle:
Stabilizza la temperatura corporea del neonato in modo più efficace rispetto alle incubatrici.
Regola il battito cardiaco e la respirazione, riducendo lo stress del parto.
Favorisce l’allattamento, stimolando il riflesso di suzione e facilitando l’attacco al seno.
Riduce il pianto e favorisce uno stato di calma e rilassamento.
Supporta lo sviluppo neurologico, grazie alle stimolazioni tattili e propriocettive che attivano il sistema nervoso del neonato.

Il contatto pelle a pelle e il sistema motorio

Oltre agli effetti positivi sulla regolazione fisiologica, il contatto pelle a pelle ha un ruolo fondamentale nello sviluppo motorio del neonato. Essere a stretto contatto con il corpo della mamma aiuta il bambino a percepire meglio il proprio corpo nello spazio, favorisce il tono muscolare e stimola l’attivazione naturale dei riflessi motori.

Ad esempio, quando un neonato viene appoggiato sul petto della mamma in posizione prona, tende a muovere spontaneamente la testa e gli arti, iniziando a rinforzare la muscolatura cervicale e preparando il corpo alle future tappe motorie.

Come favorire il contatto pelle a pelle nei primi mesi?

Anche se il contatto pelle a pelle è più conosciuto nelle prime ore di vita, i suoi benefici continuano anche nei mesi successivi. Ecco alcune occasioni in cui puoi praticarlo:

  • Durante l’allattamento o il biberon, lasciando il bimbo in pannolino a contatto con la tua pelle.
  • Nei momenti di relax, appoggiando il neonato sul petto mentre sei sdraiata.
  • Dopo il bagnetto, avvolgendolo in un telo caldo e tenendolo vicino a te.
  • Se il neonato è agitato, per aiutarlo a calmarsi attraverso il contatto corporeo.

Il contatto pelle a pelle è un gesto semplice ma prezioso, che aiuta il bambino a sentirsi protetto, favorisce il suo sviluppo e rafforza la connessione con i genitori. Ogni momento dedicato a questa pratica è un’opportunità per accompagnarlo nella crescita con dolcezza e consapevolezza.

A cura della dott.ssa

Lavinia Arnone

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