Il gioco è un aspetto fondamentale dello sviluppo umano, in particolare durante l’infanzia. È uno dei mezzi che i bambini usano per comunicare, rappresentare e manifestare il loro mondo emotivo e i loro pensieri, anche quelli maggiormente nascosti e/o caratterizzati da emozioni e vissuti che generano più paura e angoscia. Tramite il gioco i bambini riescono ad elaborare ciò che sentono e ciò che vivono.
Nella psicoterapia dell’età evolutiva il gioco assume un ruolo centrale, diventando uno strumento terapeutico efficace per comprendere ed intervenire sui bisogni emotivi e comportamentali dei bambini.
Nella psicoterapia, il gioco assume varie funzioni, tra cui l’espressione di sé, l’elaborazione del trauma, lo sviluppo delle competenze sociali e la risoluzione dei conflitti.
All’interno della stanza può essere utilizzato sia il gioco non strutturato e, quindi, simbolico, sia giochi strutturati. Il primo permette di accedere più facilmente al mondo interno del bambino (l’insieme di emozioni, pensieri e vissuti), i secondi, invece, forniscono un’immagine istantanea dello sviluppo del bambino, permettendo anche di osservare più chiaramente come il bambino si relaziona con l’altro che diventa, in misura maggiore rispetto ai giochi simbolici, portatore di pensieri, azioni ed intenzioni.
L’utilizzo delle Carte Dixit in psicoterapia rappresenta un approccio innovativo ed efficace per facilitare l’espressione e l’elaborazione delle emozioni, dei pensieri e delle esperienze.
Dixit nasce come gioco da tavolo creato dallo psichiatra infantile Jean-Louis Roubira. Collaborando con diversi illustratori, le carte sono state progettate in modo da avere un forte simbolismo, oltre ad una dose onirica e surreale su temi che si sovrappongono e si completano, come l’amore, la morte, la libertà, il conflitto, la reclusione… Questo gioco fa, quindi, appello all’immaginazione e all’intuizione, alla comunicazione e alla condivisione.
Le Carte Dixit in psicoterapia possono essere proposte in svariate modalità a seconda della necessità del lavoro terapeutico che si sta effettuando. Queste carte danno la possibilità di svolgere un gioco in una modalità più o meno strutturata, dove il paziente può immergersi mentre il terapeuta può valutare se partecipare più o meno attivamente.
La particolarità delle illustrazioni di queste carte fanno sì che sia facile per chi le osserva identificarsi con le immagini proposte, favorendo l’espressione e la narrazione del proprio mondo interno.
Le Carte Dixit si pongono in una terra di mezzo tra narrazione e gioco perché permettono di creare una storia e di giocare poi con essa.
Ci sono una serie di caratteristiche che rendono uniche queste:
Le Carte Dixit sono, quindi, uno strumento versatile e potente in psicoterapia, in grado di facilitare la comunicazione, l’espressione e la comprensione profonda dei pazienti, sia stando attenti alla comunicazione verbale che viene usata nella narrazione delle carte, ma anche considerando il comportamento verbale in reazione alla vista di questi stimoli.
L’integrazione delle Carte Dixit nella pratica terapeutica permette di rendere il percorso terapeutico più coinvolgente ed accessibile per i bambini e i giovani, facilitando la creazione di un’alleanza terapeutica funzionale allo svolgimento della terapia stessa.
A cura del dott.ssa Elisa Briccola
Cos’è il bonus psicologo?
Si tratta di un contributo dell’INPS per sostenere le spese relative a sedute di psicoterapia, per coloro che desiderano beneficiare di un percorso psicologico.
Chi può richiederlo?
Quando richiederlo?
La domanda di bonus psicologo deve essere presentata dal 18 marzo al 31 maggio 2024.
Dove si richiede?
Sul sito dell’INPS accedendo al servizio “Contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia – Bonus psicologo” tramite SPID, CIE (carta identità elettronica) o CNS (carta nazionale dei servizi).
Al termine del periodo stabilito per la presentazione della domanda, saranno redatte le graduatorie per l’assegnazione del beneficio nei limiti delle risorse stanziate che tengono conto del valore dell’ISEE e, a parità del valore ISEE, dell’ordine di presentazione della domanda.
In cosa consiste il bonus?
Il beneficio copre un importo fino a 50 euro per ogni seduta di psicoterapia e sarà erogato fino al raggiungimento dell’importo massimo assegnato in base ai seguenti limiti di ISEE:
Il bonus è riconosciuto una sola volta in favore del richiedente.
Come sapere se ho ottenuto il bonus?
In caso di accoglimento della domanda verrà comunicato al beneficiario l’importo del contributo e il codice univoco da consegnare al professionista presso cui si tiene la sessione di psicoterapia.
Per usufruire del contributo, il codice univoco deve essere utilizzato per la prenotazione delle sessioni di psicoterapia entro 270 giorni dall’accoglimento della domanda.
Superato il suddetto termine il codice univoco sarà annullato.
Per maggiori info e per scaricare il tutorial dell’inps: https://www.inps.it/content/inps-site/it/it/dettaglio-scheda.schede-servizio-strumento.schede-servizi.bonus-psicologo—contributo-per-sostenere-le-spese-relative-a-sessioni-di-psicoterapia-58955.contributo-per-sostenere-le-spese-relative-a-sessioni-di-psicoterapia-bonus-psicologo.html
A cura del dott.ssa Martina Schilirò
La psicoterapia è un viaggio affascinante all’interno del mondo interiore, un’opportunità per esplorare emozioni, pensieri e comportamenti con l’obiettivo di migliorare il proprio benessere psicologico.
Si tratta di un processo di aiuto basato sulla relazione, una navigazione esplorativa unica e personale intrapresa da paziente e psicoterapeuta.
Il processo terapeutico potrebbe essere paragonabile a una danza, nella quale il paziente esplora i movimenti della propria psiche mentre lo psicoterapeuta lo sostiene come un partner di ballo, accompagnandolo delicatamente attraverso le varie melodie delle emozioni e dei pensieri.
Quando parliamo di psicoterapia, facciamo di solito riferimento ad un processo il cui obiettivo è quello di fornire uno spazio sicuro e non giudicante in cui il paziente, all’interno di una relazione di fiducia con il terapeuta, possa sentirsi libero di esplorare i propri pensieri, emozioni e comportamenti, per migliorare la comprensione di sé e affrontare le sfide della vita.
Solitamente, questa si basa su alcuni principi:
A livello terapeutico, esistono molti e differenti approcci. Tra i più utilizzati, possiamo citare la psicoterapia psicodinamica, che esplora le dinamiche inconsce che influenzano il comportamento e le relazioni; la terapia cognitivo-comportamentale, che si concentra sull’identificazione e sulla modifica di modelli di pensiero negativi e sulla promozione di comportamenti più funzionali; la terapia sistemico-familiare, che si concentra prioritariamente sulle dinamiche relazionali coinvolgendo, se necessario, i membri della famiglia.
Indipendentemente dall’approccio utilizzato, è stato sottolineato più volte dalla ricerca empirica come uno dei principali fattori chiave per il successo sia la relazione terapeutica che si instaura tra paziente e terapeuta (Wampold et al., 2011).
Inoltre, è stato ormai dimostrato che la psicoterapia offre una gamma diversificata di benefici, tra cui:
Certo, chiedere aiuto non sempre è semplice. Incontrare uno psicoterapeuta può essere fonte di paure e, nel farne richiesta, può richiedere un atto di coraggio e di autocura. Tuttavia, la stanza del terapeuta può divenire un rifugio sicuro nel quale, tramite la collaborazione, la comprensione e la relazione di cura che si instaura, è possibile costruire una maggiore consapevolezza di sé ed una base solida per una vita più appagante e serena.
Nella stanza di psicoterapia, come nella tessitura di un arazzo, il terapeuta aiuta a intrecciare i fili in un disegno più comprensibile e significativo, creando una trama che riflette la storia unica del paziente.
A cura del dott.ssa Martina Schilirò